Scrivo per ascoltare
Solo un tormento
l’anima si nutre a parte.
Avanzo nel fermento di
quiete.
Non esco mai dalla fortezza
potrei perdermi, smarrirmi.
L’aria si affina in questo sentire.
Svuotamento.
Un rifugio che puntuale
attende.
Non approvo tutto
scavo fosse di gentilezza.
Nel primo germoglio, si respirano
vissuti.
Cicatrici e bellezze insieme,
Rinnovare quel mancato luogo
come una scelta d’amore.
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A mio padre
Ci siamo detti tutto
dietro un ciao di una lettiga
verde pelle.
Dal gelso solitario
acqua che mi giochi tra le dita
a grappolo la mia fanciullezza.
Dal terriccio inumidito
al quotidiano volto al cielo.
Lo capiremo l’amore corrisposto.
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Sperami
della stessa speranza che contorce
che difende linfa
dello scorrere
tra gioia e dolore.
Sperami
Nella prima gioia che avremo
in questa primula d’inverno.
Sperami
della vita che salva.
Di un contorno occhi
dal buio che conosce.
Nel caro luogo.
Valentina Ciurleo (1973) è nata a Roma, città nella quale vive e insegna alla scuola primaria. Ha pubblicato poesie con “Poeti e Poesia” nell’opera Impronte67. Scrive sulla rivista letteraria «La Recherche». Suoi testi sono stati pubblicati in: «Poetarum Silva», «Rivista il ClanDestino», «Alma Poesia», «Rivista Diwali Rivista Contaminata», per citarne alcuni. Diversi suoi racconti sono stati inseriti nelle antologie della casa Editrice Giulio Perrone Editore – ed Erudita.