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Separami da mani rattrappite
da seni ingombranti
o inutili addii.
Separami da oggi dall’istante
che hai tagliato il filo.
prolunga verso sud la guancia
che brucia infelice.
Riempimi di sangue le vene
trattienimi sospesa
nel lampo che consuma.
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Potrei trovare delle scuse
Delle belle scuse
Forse servirebbero
A quelli che non credono
Nella verità
Ma la verità è’ quell’aria
Che io adoro
Che ripeto anche nei sogni
Nella poesia
E che non è discutibile.
***
E di primavere ne
conosceremo sempre meno
La sera davanti al fuoco
Sfileranno le tristezze
Le lacrime
E i tradimenti
E le morti indisciplinate
Così ogni istante
Lontano da voi
È la solitudine
E l’ombra della notte
Un argine confuso
Laura Maria Gabrielleschi è nata a Lucca ma da anni vive a Grosseto dove svolge attività di promozione culturale. Ha pubblicato alcuni libri di poesia prefati da Dario Bellezza e Franco Loi. Tra le sue pubblicazioni: La casa degli anni (Roma, 1994); Amore allo specchio (Como, 1995); Dialogo con la madre (Foggia, 1998); Inizio senza nome (Rovereto, 2003). Ha curato l’antologia Il vento, Le colline… 12 poeti contemporanei della Maremma toscana (Grosseto, 1998). Ha vinto importanti premi di poesia, fra cui il Montale 1997. Di lei si sono interessati alcuni fra i maggiori poeti e critici del secondo Novececento.