E se stasera dormissi
prima del tuo ritorno lascia
la luce accesa per le scale
e un piatto di minestra.
E se non ti sentissi lasciami
dormire, coricati in silenzio.
Un deserto di ghiaccio e parole
chiuse in un cortile la vita.
E tremo se penso che potremmo
perderci così, nel sonno,
senza aver stretto le mani.
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Siamo un niente fatto tutto
Quel lucore del mattino
Volto a neve bianca
Il volto cereo che rammenta il nulla
Nei lumi della sera.
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Nei segni più scuri
graffiati dalle grida
rammendare vorrei le mie
povere stoffe,
volgerne al cielo i colori smunti
poi attaccarci foglie verdi e refoli di vento.
Dentro ogni ferita da curare
un balsamo di pace e di perdono
quel silenzio gravido d’amore
un piccolo suono che diventa luce
e fiamma accesa.
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Paolo Parrini nasce a Vinci (FI) nel 1964, si diploma in maturità scientifica nel 1983 e si laurea in Scienze Politiche all’Istituto universitario “Cesare Alfieri” di Firenze. Da sempre ama leggere e scrivere: i libri sono stati e sono la sua compagnia in tutti i momenti, belli e meno belli, della sua vita. Ha esordito con le poesie giovanili raccolte in Di vita, di solitudine e d’amore (2016) edito da Pagine. Con Aletti ha pubblicato Di luce e d‘ombra (2016) e Tra la terra e il cielo (2018), con La Vita Felice Oltre il buio della notte (2019), con Ladolfi Quando cadranno i giorni (2019) (questi ultimi due con la prefazione di Renato Minore). Sempre nel 2020 con Ladolfi ha pubblicato Un uomo tra gli uomini. Nell’aprile del 2021 è uscito per Puntoacapo il nuovo libro, Dentro tutte le cose c’è amore.
Ha ottenuto premi e menzioni in vari concorsi, come a Camaiore nel 2019 e nel 2020 a latina nel 2019 e nel 2020, a Grottammare nel 2020.