Lettori
Chi legge come capirà ciò che legge? L’albero all’oriente, l’occhio del passero colmo di stupore e la luna (la mia) sono movimenti di suoni nel sangue. In questo momento, il dolore estraniato di limoni contro la ringhiera bianca delle pagine vuote e la mano sopra i seni non ancora scritti. Oh, io ti vedo, bacio sui miei capelli! Bacio che non esisti.
Disperazione
La mia disperazione: la parola si ingegna di penetrare in un luogo così profondo e insieme così alto, così oscuro e insieme così luminoso che più sostanza trae alla luce, più riconosce impossibile il suo esaurirsi.
Eden
Il mio cielo si è bucato, amica: guarda quanti strappi neri e misteriosi! Mi chiamano. Mi vogliono. Dicono che presto sarò altra da questa. Il varco è senza limiti, oscuro, e il mio corpo è un urlo muto. L’angelo si è distratto, mi slegherà le mani, strapperà le ali. Non devi tremare, però, amica, se voglio addentare malvagiamente la polpa compatta della mela. Riconoscerò il mio Eden solo trasgredendolo.
Lo spazio-tempo
Mentre ero in dormiveglia giunse la dea delle rose. Con movimenti lenti portava l’ebbrezza del profumo all’altezza degli occhi. La mia vista ondeggiò prima di accoglierla. Poi, tutto accadde in un unico movimento: l’avvicinarsi della sua mano, la trasformazione della rosa nel tempo senza tempo e dei nostri occhi in uno spazio senza i limiti dello spazio. Prima che io ebbi saputo tutto questo, morii e ritornai infinite volte.
Invito
Prendi le tue parole, raggiungimi. Sta ansimando il fiume dell’essere, sta respirando le anime fuggite dai corpi. Loro sono venute a scuotere dalle membra degli uomini le antiche monete d’oro. Altri le spesero lungo rotte vane, in cerca della gazzella occhi neri o della volpe morbida-coda-luminosa. Intanto i corpi giacquero inerti, come fossero morti. Vieni a visitare il mare. Le sirene più belle affiorano dal blu del profondo e cantano le musiche ammalianti che gli uomini dormienti trovano ogni notte nell’oblio di sé stessi.
Andata e ritorno
Coagularmi e disperdermi. Serrarmi in me stessa come volendo non ascoltare il mondo; e poi, non sapere più che farmene di me. Da qui il bisogno di tornare alle cose, ma solo per raccogliere altre sensazioni e immagini e trasformarle in pensieri.
Illimite
Puoi immaginare un luogo dove tutti i confini sono slabbrati? Dove, allungando la mano, ti accorgi che non c’è un punto sia pure lontano in cui si ferma la corsa dell’anima?
Delirio
Delirio della mia mente che se ne va, parole mie bugiarde che mai dite ciò che intendo dire. Chi legge come capirà ciò che legge: l’albero all’oriente, l’occhio del passerotto colmo di dolore, o la luna nei movimenti del mio corpo? C’è un odore estasiato di limoni
sopra il mio seno. Sì, io ti vedo, bacio posato sopra i miei capelli.
Gli angeli
Mi hanno dato tredici angeli a custodia. Perciò mi guardano con tanta meraviglia. Qualcuno ha perfino visto le punte delle ali fremere sulla mia testa. E, quando chiudo gli occhi, una scala s’innalza, tutta d’oro, fino al più distante cielo e dalle loro labbra, dai loro occhi lucidi di luna, escono incantando i suoni. Divinamente il cuore mi percuote ciò che dalla voce va oltre la voce. Ascoltate, vi prego: nemmeno voi, angeli miei, sapete il corpo che si spezza, che, strappato all’esistere qui, non arriva a tanto.
Recinti
Il nome mi getta in un recinto.
La poesia mi dà le ali per uscirne.
Franca Alaimo esordisce come poeta nel 1991 con Impossibile luna, a cui seguiranno altre diciannove sillogi, le più recenti delle quali sono: Sempre di te amorosa LietoColle Edizioni; Traslochi, LietoColle Edizioni; Elogi, Ladolfi Editore; sacro cuore, Ladolfi editore, Oltre il bordo, Macabor editore. Sul sito La Recherche ha pubblicato quattro e-book (tre sillogi poetiche ed un epistolario). Ha collaborato con P. Terminelli nella redazione della rivista L’involucro, con T. Romano in quella di Spiritualità & Letteratura, ed attualmente con Maggiani e Brenna, direttori della rivista online La Recherche. Ha tradotto dall’inglese due brevi sillogi di Peter Russell. Ha pubblicato saggi sulla poesia di Domenico Cara, Tommaso Romano, Gianni Rescigno, Luciano Luisi, Franco Loi, l’Antigruppo siciliano, Vira Fabra, e centinaia di recensioni sulla produzione dei poeti contemporanei. È presente in molte antologie (Newton Compton, LietoColle, Aragno, l’Arca Felice, etc..) e riviste (tra le quali, Poesia di Crocetti, Atelier, Italian Poetry Review, Il Portolano, etc…) e storie della letteratura contemporanea, tra le quali Insulari. Romanzo della letteratura siciliana, a cura di Stefano Lanuzza (Stampa Alternativa, 2009). Nel 2018 ha curato per l’editore Ladolfi, insieme a Antonio Melillo, l’antologia L’eros e il corpo. Un’auto-antologia è uscita nel 2017 sul sito online Bomba Carta, gestito da Liliana Porro e Elio Andriuoli. È autrice di tre romanzi: L’uovo dell’incoronazione, Edizioni Serarcangeli, 2001; Vite Ordinarie, Ladolfi editore, 2018; La gondola dei folli, editoda Spazio Cultura. Alcuni suoi testi sono stati tradotti in varie lingue. Nel 2020 Bonifacio Vincenzi le dedica una monografia, che inaugura una collana sulla poesia siciliana.