La parola si impone, ha voce alta, esige attenzione e rimarca il suono mai incerto, mai acerbo.
Il lettore deve essere pronto perché la traccia è profonda anche quando sembra uscire dal solco. Impresa vana scovare un vocabolo fermo, che non danza nel verso nobile della Marigo.
Senza il mio nome ha un’identità fortissima.
Uno sguardo alle parole