Mi hai detto – rinomina il mondo
come il primo uomo, pronuncia il gusto
all’infinito, dì il nome del frutto.
Io, ogni cosa chiamo, ognuna genero
e sono dio nel mio chiuso giardino
e questo è il mio figlio prediletto
che ho dato in cibo al lupo. E questo
che ne rimane lo impasto di nuovo
io qualche decina di amarene
mi covo nel grembo. Per voi preparo
un pane in dono, minuscolo ed agro.
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So la gestazione del dolore, lenta
nei sostrati. Gli aghi smessi dalle alture
sono scesi, coprono il luogo della cova.
La resina cala il suo destino d’ambra
riscrive per intero Robert Frost
sulle ali degli insetti. Si assicura l’immortalità
che non riguarda gli umani.
Loro si ostinano nella finzione
– parlano del tempo come se ne avessero –
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Le anziane madri – le mani sul ventre
che ha custodito – hanno nozione
del tempo. Ci cantano all’orecchio
che ne avremo, da morte, per riposare
la quiete concessa finalmente
la coerenza dell’ultima parola
fissata nell’eternità, quando saremo pietre
purissimi diamanti, e non avremo pietà
di nessuno. Allora, senza gli occhi, senza l’opinione
saremo trasparenti esseri di perfezione.
Sceglieranno per noi i fiori delle spose. Poi
dopo le cerimonie, ci dimenticheranno.
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Poesie di Silvia Secco
Dalla prima sezione “Tu sentissi come/ come mi urla il cuore questa litania./ Mi urla come un bambino.”
Della raccolta inedita “Amarene” di prossima auto-pubblicazione con Edizionifolli.
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Silvia Secco (1978) nasce a Sandrigo, in provincia di Vicenza. Dopo la maturità artistica si trasferisce a Bologna, dove vive, e lavora a Milano. Scrive in italiano e in dialetto alto-vicentino. Sue poesie sono state premiate o segnalate in alcuni concorsi nazionali. Alcuni testi poetici compaiono nelle antologie dei premi, in riviste, o sono pubblicati in rete. Alcuni testi, inoltre, sono contenuti in antologie collettive (Sotto il cielo di Lampedusa, annegati da respingimento – Rayuela Edizioni – e Muovimenti, segnali da un mondo viandante – Terra D’Ulivi Edizioni -). In prosa ha curato la presentazione di alcune esposizioni fotografiche ed artistiche, in particolare per la pittrice vicentina Martina dalla Stella (www.martinadallastella.com); suoi articoli e recensioni ad altri autori si trovano nella rivista Le Voci Della Luna e nella fanzine on line per la diffusione della poesia Versante Ripido (www.versanteripido.it) con la quale collabora dal 2015. Grazie al Premio Franco Fortini, nel 2014 ha pubblicato con la casa editrice CFR di Gianmario Lucini la sua raccolta poetica d’esordio: L’equilibrio della foglia in caduta, la quale ha ricevuto il secondo premio per la poesia edita al concorso San Domenichino Città Di Massa. Ha fatto parte dello staff organizzativo del Festival Bologna In Lettere, diretto da Enzo Campi, e del gruppo poetico bolognese Gruppo 77. Realizza le piccole edizioni artistiche Edizionifolli. A luglio 2016, con Samuele Editore, pubblica il suo secondo libro di poesia Canti di cicale, le cui presentazioni sono proposte nella forma di recital-spettacolo in collaborazione con il giovane musicista e cantautore Alessandro Baro. Assieme alla redazione di Versante Ripido, da settembre 2016, è impegnata nella organizzazione e proposta della rassegna poetica IGiovedìDiVersi, giunta, nel 2018, alla seconda edizione.
Ciao Silvia, ho un chiaro ricordo di te e dei tuoi consigli riguardo alla pubblicazione….
Le tue poesie sono insolite, enigmatiche, le rileggo e sento smuovere dentro qualcosa che forse riappare